Mancano sempre meno giorni a Natale e mentre la popolazione mondiale è in fermento per l’arrivo delle feste, per lo scambio dei regali e le gioiose riunioni familiari attorno a tavole riccamente imbandite, per gli Whovian Natale è sempre sinonimo di dolore.
Il Christmas Special di Doctor Who è sempre un appuntamento molto gradito ai telespettatori, felici di poter viaggiare in space and time assieme al Dottore in attesa di nuovi avventure, nuovi mondi da salvare e vecchi nemici da sconfiggere.
Ma le gioie in Doctor Who non sono fatte per durare a lungo e questo il telespettatore medio lo ha capito molto bene.
Con Steven Moffat e la sua diabolica vena creativa non si può mai dormire sugli allori. Specialmente quando si è consapevoli che questo Natale, come d’abitudine da qualche anno a questa parte, verrà rovinato dall’addio che dovremo dare a Peter Capaldi e al suo Twelve, che porterà a termine la rigenerazione già iniziata negli ultimi episodi della decima stagione, World and Enough Time e The Doctor Falls.
Come se non bastasse, lo stesso Moffat lascerà la conduzione dello show, chiudendo così un’era che ha segnato nel bene e nel male la serie.
Dal primo assaggio che abbiamo avuto questa estate con The Doctor Falls, quest’anno il Christmas Special ci porterà indietro nel tempo, precisamente a First, il Dottore di William Hartnell interpretato da David Bradley, il quale ha già vestito i suoi importanti panni nel commovente film An Adventure in Space and Time.
Il ritorno del Primo Dottore di Doctor Who, a quasi mezzo secolo dalla sua prima rigenerazione, offre una moltitudine di opportunità di scrittura allo stesso Moffat, ivi inclusa la possibilità di riempire un paio di buchi narrativi riguardanti gli ultimi episodi a cui prese parte lo stesso Hartnell, scomparso nel 1975.
Ad esempio, perché i vestiti di Hartnell cambiarono quando si rigenerò nel Secondo Dottore, interpretato da Patrick Troughton? E quale fu la causa della debolezza di First durante l’episodio? Aveva forse a che fare con la malattia di Hartnell stesso? E perché si è addirittura rigenerato?
Quindi, quando ha iniziato a mettere mano nella mitologia della serie, Moffat si gingillò con alcuni di questi persistenti misteri, ma alla fine ha abbandonato ogni progetto concludendo che la questione era troppo nerd persino per lui.
Per quanto riguarda la precoce rigenerazione di First, Moffat ci spiega che probabilmente ciò è da imputare a qualche causa esterna che nessuno, in tutti questi anni, ha mai colto. Nemmeno lui stesso. Perciò, il First che incontreremo in Twice Upon a Time – questo il titolo del Christmas Special del 2017 – è un Time Lord che sta già affrontando la sua rigenerazione.
D’altra parte, il ritorno di First in Doctor Who ha immediatamente scatenato ipotesi e arrovellamenti di teorie da parte dei fan, i quali sono giunti presto alla conclusione che la presenza del Primo Dottore possa riaprire i filoni narrativi dello Speciale per il cinquantesimo anniversario dello show, The Day of The Doctor, nel quale abbiamo visto riunite tutte le Rigenerazioni del Dottore per salvare Gallifrey, incluso il Dodicesimo Dottore di Peter Capaldi che non aveva ancora debuttato nello show.
Comunque, l’apparizione di Capaldi nello Special del 2013 non è mai stata mostrata negli episodi in cui Twelve l’ha fatta da protagonista, quindi molti fan hanno iniziato a chiedersi se nel suo ultimo episodio nei panni del Dottore tale buco narrativo verrà finalmente colmato. Alla luce di ciò, i frame e le indiscrezioni che sono trapelate dal set porterebbero a credere che First e Twelve viaggino insieme nel tempo e che, per una serie di circostanze, si ritrovino coinvolti negli eventi narrativi del Cinquantesimo. In tal modo Moffat chiuderebbe la sua era in grande stile, legando coerentemente i fili narrativi tra passato e presente in un incastro sensato e plausibile all’interno della mitologia della serie.
Eppure, man mano che ci avviciniamo sempre di più al debutto dell’episodio di Natale, questa teoria dei fan sembra sempre meno probabile. Dal trailer che abbiamo visto e dalle informazioni che ci sono state date, nulla confermerebbe qualche legame con The Day of the Doctor – ma alcune immagini di Twice Upon a Time da poco rilasciate sembrano contenere una connessione segreta tra gli episodi.
Soffermandoci sullo scatto che raffigura David Bradley nella TARDIS del Primo Dottore. Notiamo che le decorazioni esagonali non appartengono alla control room originale della TARDIS, le cui pareti erano abbellite da un motivo circolare più grande.
Tuttavia, mentre tali esagoni potrebbero non essere gli stessi del Classic Who, abbiamo già visto tale decorazione, precisamente nei momenti finali del Cinquantesimo.
In una delle ultime scene, vediamo l’Undicesimo Dottore di Matt Smith incontrare un misterioso personaggio chiamato The Curator, interpretato da Tom Baker, lo stesso che ha dato il volto al Quarto Dottore. Alle loro spalle possiamo notare la decorazione esagonale.
Una mera coincidenza o questo dettaglio significa davvero qualcosa? La galleria del curator è davvero una versione futura della TARDIS, come molti fan hanno ipotizzato dopo la visione di The Day of The Doctor, e quindi in questo Christmas Special la TARDIS stessa regalerà a Twelve e a First una sorta di anteprima dell’aspetto che assumerà nel futuro? È bene ricorda anche che due anni fa lo show ha reintrodotto un’altra TARDIS originale – rubata da Twelve e da Clara in Hell Bent – che aveva le classiche decorazioni tonde. In ogni caso, perché gli autori abbiano deciso di introdurre tale dettaglio rimane ancora un mistero.
Non ci resta che attendere il giorno di Natale, quando alcuni interrogativi troveranno forse una spiegazione e fidarci delle parole di Pearl Mackie che tornerà a vestire i panni della sfortunata companion Bill Potts: «Ci sono battute, c’è divertimento per i bambini e c’è divertimento per gli adulti. Penso che sarà fantastico.»
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